TRIBUNALE CIVILE DI BARI ORDINANZA DEL 3.6.2021. GUP BARI SENTENZA N. 64/2021.

Giurisprudenza del Tribunale di Bari
Reato: prolungati maltrattamenti in famiglia
Difensore unico della vittima: Avv. Annalisa Nanna
Sede Penale: Gup Tribunale di Bari, dott. M. Galesi: sentenza n. 64/2021 resa a seguito di giudizio abbreviato: condanna ad anni 3 di reclusione (restrizione in custodia cautelare ancora in essere da mesi 11).
Sede civile: Pres. Tribunale di Bari, dott. S. De simone: ordinanza del 3.6.2021 RG 3476/2021.
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Per il Tribunale di Bari, sezione famiglia, la condanna non definitiva per maltrattamenti di cui all’art. 572 c.p. giustifica l’affido esclusivo dei figli minori al coniuge vittima di abusi ed anche nel caso in cui i maltrattamenti non siano stati perpetrati direttamente ai danni dei minori, vittime invece di violenza assistita. E’ quanto stabilito dal Pres. De Simone con provvedimento del 3.6.2021. Il Tribunale ha, in particolare, statuito che “ i figli minorenni della coppia vanno affidati in via esclusiva alla madre atteso che i comportamenti violenti ed aggressivi del padre, che hanno determinato l’emissione nei suoi confronti della misura cautelare della custodia in carcere, cui è seguita una condanna in primo grado per il delitto di maltrattamenti in famiglia, quantunque non ancora definitiva, escludono che egli possa utilmente partecipare, quantomeno allo stato, alla gestione anche quotidiana della vita della prole”. Ha inoltre disposto che “che il padre, almeno temporaneamente, non possa incontrare i suoi figli fino alla revoca della misura cautelare in atto o alla sostituzione con altra meno afflittiva, e comunque, ove ciò avvenga, solo in forma protetta ed in spazio neutro secondo un calendario da concordare con i servizi sociali territorialmente competenti” con ciò elidendo la possibilità per l’uomo di incontrare in via autonoma i figli, e nonostante il maggiore abbia 17 anni, anche per il tempo in cui la restrizione in vinculis sia terminata.


